Sedazione cosciente: come funziona?

E’ fondamentale, innanzitutto, chiarire che la sedazione non ha nulla a che vedere con l’ anestesia generale (narcosi).

Perché questa procedura venga messa in atto è giusto che avvenga seguendo protocolli di sicurezza e negli ambienti adeguati.

Prima di effettuare la sedazione il dentista ha l’ obbligo di sottoporre il paziente ad un’ attenta anamnesi che raccolga tutti i dati relativi alla sua storia clinica, se non vi sono controindicazioni può procedere alla sedazione.

La sedazione può avvenire per via endovenosa, ma più semplicemente per via inalatoria. La somministrazione controllata di una miscela di ossigeno e protossido d’azoto per via inalatoria, tramite una mascherina poggiata su occhi e naso induce in pochi minuti un senso di rilassatezza, riducendo lo stato ansioso e la carica emotiva, aumentando la trattabilità del paziente e facilitandone la collaborazione con il medico, mantenendo tuttavia inalterati i riflessi .

Quando si stanno per concludere le terapie odontoiatriche, l’operatore ridurrà gradualmente la percentuale di protossido (eliminato con la respirazione nel giro di 2-3 minuti) aumentando quella di ossigeno di modo che al termine della seduta, scomparso rapidamente l’effetto della sedazione, il paziente è perfettamente in grado di lasciare lo studio autonomamente, in condizioni psico-fisiche assolutamente normali, come prima della somministrazione. È bene ricordare che la sedazione non produce effetti collaterali e presenta solo generiche controindicazioni.

Quali sono i vantaggi della Sedazione cosciente??

Il paziente ha diritto a ricevere cure prive di ansia e dolore e grazie alla sedazione questo oggi è possibile sempre. La sedazione, attraverso una normale respirazione praticata dal paziente indossando l apposita mascherina, rende piacevole la seduta odontoiatrica anche a soggetti ansiosi.Il controllo dell’ ansia, infatti, consente di tranquillizzare il paziente aumentando la sua collaborazione e riducendo anche i tempi del trattamento . La quantità di analgesici utilizzati per il controllo del dolore è sensibilmente ridotta, grazie alla riduzione del tempo impiegato per le cure odontoiatriche.Il clima di benessere e sicurezza coinvolge anche l’operatore e il suo team di studio alimentando un ambiente di lavoro sereno e tranquillo per tutti. Si tratta, inoltre , di una pratica sicura, con controindicazioni minime ed un recupero rapido ed indolore.

L’odontoiatra può effettuare la sedazione?

Il medico odontoiatra può praticare la sedazione cosciente nel proprio studio dopo aver appreso le tecniche di sedazione in corsi specialistici che diano strumenti culturali e tecnico-scientifici nonché ne descrivano i limiti come in ogni ambito della medicina.

Può essere un’alternativa all’anestesia locale?

La sedazione cosciente non è un’alternativa all’anestesia locale, piuttosto uno strumento che potenzia il controllo del dolore intraoperatorio ottenuto con un’anestesia locale efficace.

Chi può si sottoporsi a sedazione?

In linea generale la sedazione cosciente si rivela utile con pazienti ansiosi o “odontofobici” perché è in grado di ridurre stress e forti emozioni. I bambini rappresentano l’80% dei pazienti sottoposti a sedazione, poichè la loro paura del dentista spesso sfocia nell’ assoluta non collaborazione, creando disagi e allungamento dei tempi di lavoro.La sedazione consente di ovviare a questo problema, eliminando la paura e lo stress del piccolo paziente grazie al banale utilizzo di una mascherina dedicata, facendo risparmiare tempo e facilitando il lavoro degli operatori.

Tutto questo vale anche per i pazienti portatori di handicap, per cui le cure odontoiatriche sono rese più difficili a causa dell’eccessiva irrequietezza del paziente. La sedazione in alcuni casi risolve radicalmente questo problema, indossando la mascherina il paziente è tranquillizzato; ridotta la sua aggressività e disordini motori si riesce a creare una situazione di maggior confort anche per l’ operatore.

La sedazione risulta ,inoltre, utile per pazienti sottoposti ad interventi quali quelli di estrazione di denti del giudizio o di implantologia, poichè i lunghi tempi di lavoro, che producono momenti di stress, provocano una non collaborazione del paziente, a volte nei momenti più importanti dell’ intervento.La sedazione consente al paziente di affrontare tutte le fasi dell’intervento in modo sereno e collaborativo semplicemente respirando all’interno della mascherina dedicata.

Chi non può sottoporsi a sedazione?

La sedazione cosciente è sconsigliata alle donne in stato di gravidanza, in pazienti con lievi o serie difficoltà respiratorie, forti raffreddori, bronchiti croniche, in quanto potrebbe essere difficile la respirazione dei gas all’ interno della mascherina e difficile attuarla. Fra le controindicazioni assolute rientrano malattie gravi come broncopolmoniti acute, enfisema, sclerosi multipla, miastenia.

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